agosto 2019

Bucket bag style

Il successo delle borse a secchiello nell’estate 2019 e il loro ritorno per la stagione autunno/inverno. Primeggiano colori decisi, stili retrò e la rivisitazione dei loghi delle grandi Maison.

Quando è nata, nei primi anni del ‘900, la bucket bag era piccolissima e si portava sottobraccio. Già allora era simbolo di modernità e indipendenza, perché rispetto alle più utilizzate pochette poteva essere comodamente utilizzata dalle prime donne che si cimentavano a viaggiare.

Le origini italiane

A portarla in voga come “ideale combinazione tra utilità e casual chic” fu Elsa Schiapparelli, la grande stilista e sarta italiana di inizio Novecento, che nel 1935 disegnò e produsse la prima borsa a secchiello cilindrico, decretando così la nascita di uno stile appunto “casual chic” attuale ancora oggi.

Il suo successo venne poi amplificato dalla bucket bag disegnata da Gucci nella stagione del 1937 e successivamente da Hermès, che la fece conoscere al grande pubblico soprattutto come accessorio estivo.

Louis Vuitton e la Noè

Tra gli antenati della bucket bag c’è però anche il modello firmato da Louis Vuitton nel 1932. Si tratta della mitica Noè bag, elegante, raffinata, realizzata in pelle, con chiusura a laccio. Il curioso nome deriva dal personaggio biblico amante del vino, poiché nacque su richiesta di un produttore di Champagne, che commissionò una borsa che potesse contenere cinque bottiglie del suo prestigioso prodotto.

L’arrivo del Monogram

L’idea e lo stile furono accolti con molto entusiasmo negli anni Trenta, tanto che la Maison Louis Vuitton puntò per molte stagioni su questo modello, rivisitandolo nel 1968, con l’aggiunta dell’originale tessuto Monogram. Da quel momento in poi la conquista del mercato femminile fu definitiva e la nuova Louis Vuitton Bucket diventò un’icona indiscussa.

Il trend di oggi

Oggi la bucket bag rimane tra le borse più amate per versatilità, eleganza, personalizzazione dello stile. Non solo, in questa estate 2019, torna in cima alle classifiche.
Il perché è semplice: declinabile in un’infinità di varianti, si abbina a qualsiasi look e a differenti stili, dal più casual all’elegante. La sua caratteristica preminente rimane comunque la praticità che non penalizza mai la femminilità.

Ecco perché, dopo il successo estivo, molti brand hanno deciso di riproporla in nuove collezioni e nuove varianti per l’autunno/inverno 2019.

Scelta in pelle, investimento sicuro

Si parte dalle più classiche borse a secchiello in pelle. Se si vuole un modello durevole nel tempo, che sia versatile e dia anche un tocco chic, è consigliatissimo il modello in pelle. Dai colori più neutri per questa fine estate ai colori più intensi per i mesi freddi, può essere utilizzato di giorno e di sera senza rinunciare mai allo stile.

Autoreferenzialità e retrò

Con l’autunno arriverà anche una nuova tendenza che non lascerà immuni nemmeno le tanto amate bucket bag. Tornano infatti le forme del passato, con texture e colori forti, ma anche loghi giganti e lusso sfrenato, come il caso di Fendi che lancia la febbre collettiva del relogging su borse in pelle in stile retrò. Anche altre maison hanno ripensato al loro logo, cercando di recuperare il mood passato con loghi di totale impatto.

Tracolla  camaleontica

Le tracolle saranno super gettonate. Comode, regolabili, permetteranno svariati utilizzi a seconda delle lunghezze e della personalità di chi le indossa. Saranno una buona alternativa alle shopper o alle borse a mano. Grazie alla possibilità di essere personalizzate, saranno la soluzione ideale per chi passa tutto il giorno fuori casa.

Texture d’impatto

L’autunno sarà all’insegna di texture accese, coccodrillate, pitonate, ricamate, scamosciate, pelose, in stile cruelty free, pienamente ecosostenibili. Identità forti, superfici lisce o lavorate hanno l’obiettivo di costruire un look elegante ma contemporaneo. Accanto allo stile nostalgico e vintage, ci saranno anche secchielli scamosciati, con frange, o addirittura di pelo con colori accesi per personalità che non passano inosservate.

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