Lo scorso marzo un chiaretto della sponda veronese del Lago di Garda, precisamente di Bardolino, si è aggiudicato due premi al festival internazionale dei vini rosati, “Pink” che si è tenuto a Cannes. Un vino italiano che sbanca in Francia, nella categoria rosati, è una sorta di investitura ufficiale per aprire quella che sembra essere la stagione di maggior successo per i vini, comunemente definiti rosé, Made in Italy.
Freschi, profumati, beverini, con un colore accattivante e di moda, stanno spopolando in Italia e non solo, soprattutto in questa calda estate 2019. Non temono rivali: ottimi per l’aperitivo, si accompagnano tanto ai salumi, quanto al pesce, ai primi piatti e alla carne.
I vini rosati protagonisti dell’estate.
Lungo tutto lo Stivale, sono innumerevoli le manifestazioni dedicate a questa tipologia di vino a partire dai primi di giugno: Veneto, Lombardia, Abruzzo e Salento hanno ormai creato una vera e propria tendenza. Non ci si lasci ingannare, però, si tratta di vini strutturati e di assoluta qualità, di grande identità, capaci di regalare soddisfazioni anche ai degustatori più esigenti, in Italia e all’estero.
Studio 23 vi aiuterà a tramutare questo successo in parole.
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Alcune caratteristiche del rosé.
Area del Garda. Presentano una colorazione di un rosa chiaro e omogeneo, sebbene con tonalità differenti, alcuni arrivano anche a sfumature aranciate. Per quanto riguarda il gusto, sono morbidi, dolci di frutto e profumati.
Cerasuolo d’Abruzzo. Inconfondibile nella colorazione, già si evince dal nome che ricorda il colore della ciliegia cerasa, è il vino della tradizione familiare abruzzese. Oggi assurto a Doc, creata per tutelarlo e valorizzarlo. Un vino che non va paragonato ai bianchi e ai rossi, ma conosciuto nella sua unicità: l’abboccato è sciolto, leggere sono l’acidità e la sapidità, il fruttato è bilanciato da una nota rustica di pepe nero. È oggetto di grande richiesta all’estero.
Salentino. Identità forte, eredita carattere e corpo dal Negroamaro, in purezza o con pennellate di Malvasia nera. Un vino che tiene testa ai ”cugini” rossi senza timore, capace di suggerire emozioni: color corallo, note di ciliegia e arancia, scorrevole al palato. Si abbina splendidamente con i sapori del territorio, siano essi di mare o di terra.
Il vino color del tramonto, ideale per ogni situazione.
Aperitivo in spiaggia? Spaghettata di mezzanotte? Degustazione di crudo di mare? Pomodoro, mozzarella e basilico? Non c’è abbinamento che spaventi questo miracolo enologico italiano. Se a nord, area Lago di Garda, si accompagna, tra gli altri, a salumi e formaggi, a sud, Salento e Calabria, strizza l’occhio a crostacei e piatti di pesce. In Abruzzo è un vino “a tutto pasto”.
Internazionale ed eclettico.
È ormai consuetudine trovare presenti agli appuntamenti dedicati a questo prodotto enologico, vini provenienti da molti angoli del pianeta: dalla Georgia al Sud Africa, dalla Provenza, uno dei territori di origine e maggior produzione, al Libano, anche da Germania, Spagna, Portogallo, Croazia e Slovenia. Indice di una sempre maggior diffusione e richiesta. Attenzione però: Italia e Francia, sono in testa alla classifica dei migliori produttori di questo vino che annovera sempre più estimatori.
Parlare di vino e mercato del settore enologico cercando di circoscriverlo a una sola area geografica è un controsenso. Pochi prodotti, infatti, sono così internazionali e globalizzati, proiettati su un piano mondiale. Proprio per questo Studio 23, con il suo network di traduttori madrelingua, si candida ad essere il partner ideale per accompagnare i vostri vini oltre il confine nazionale. Conosciamo non solo le lingue di destinazione, ma anche la cultura, i modi di dire e i linguaggi specifici del mondo del vino.
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